Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha criticato come una “scelta lesiva della democrazia”, la decisione del governo di rinunciare al nucleare per evitare il referendum abrogativo del 12 e 13 di giugno.
“Questa modalità di inventarsi un emendamento all’ennesimo omnibus – ha detto Camusso – con il fine di non far pronunciare gli elettori italiani è una modalità lesiva della democrazia”.
“Il vero problema dell’Italia – ha aggiunto polemica la leader sindacale – è che non esiste un vero piano energetico. Oltre alla funzione anti-referendum della scelta del governo, si aggiunge il fatto grave che in questo modo non si assume una decisione sulle politiche energetiche”. (FRN)
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