Il segretario della Cgil Susanna Camusso si rivolge al governo, nella intervista pubblicata oggi sulle pagine del Quotidiano Nazionale:“Non c’è più tempo, occorrono scelte subito”. La Camusso si dice “preoccupata per la più lunga e grave crisi che si sia mai vista dal dopoguerra e che ha effetti sempre più profondi nella nostra società. E sono preoccupata per una politica che non sembra in grado di compiere le scelte adatte a contrastarla. Il governo Berlusconi per anni non ha riconosciuto la crisi, anzi diceva che non c’era. Il governo Monti ha fatto di tutto e di più per peggiorare le condizioni del Paese. L’attuale governo annuncia, ma non riesce a mettere in pratica i provvedimenti necessari. L’Europa continua con una drammatica politica di austerità. Non c’è un problema di un prima e un dopo, c’è una drammatica questione di tempo che manca. Occorrono scelte immediate invece il governo è immobile”. E alla domanda a proposito del ruolo del sindacato nella politica del Paese e alle novità dovute alle trasformazioni in corso, Susanna Camusso risponde così: “In questi anni c’è stata una esplicita offensiva sul ruolo del sindacato. La politica negli anni si è esercitata molto mentre le controparti agivano scegliendo con chi fare gli accordi. Senza unità il sindacato è più debole. In questa stagione è difficile l’elemento capace di rappresentare tutti. In una lunga fase la soluzione per il cosiddetto operaio massa rappresentava l’indicatore di un miglioramento per tanti. La frantumazione, la complessità del sistema produttivo, la precarietà rendono oggi più complesse soluzioni unificanti. Ma sul territorio le realtà è assai diversa da quella che appare mediaticamente”.