“E’ il terzo anno che chiudiamo in recessione. Sappiamo tutti che oltre a questa condizione, la deflazione è il tratto che si prevede anche per il prossimo periodo ed è, purtroppo, una cosa che diciamo, inascoltati, da lungo tempo: o si determinano programmi veri, efficaci e immediati di investimenti di relativa occupazione, in particolare dei giovani anche con modalità straordinarie, oppure non si inverte la tendenza”. A dirlo è stata, da Palermo, la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat che danno il Pil dell’Italia nel 2014 in calo per il terzo anno consecutivo.
“Il governo – ha aggiunto Camusso – continua ad affidare la speranza, oltre che alle norme di licenziabilità, a un improvvisa capacità delle imprese di decidere qual è lo sviluppo del Paese ma così non funziona. Quindi questo ci conferma che bisognerebbe utilizzare il constrasto all’evasione e alla corruzione, assieme a una progressività effettiva della tassazione e con quelle risorse creare lavoro”.