I voucher non sono stati aboliti come sostiene il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, perché l’unica cosa che è cambiata è soltanto il nome. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine della conferenza di metà mandato della Ces (Confederazione europea dei sindacati).
“Non so se Poletti abbia fatto un corso di fantasia applicata – ha affermato Camusso – non so di cosa parli. Ha fatto una legge per abrogare i voucher, introducendo un testo la cui unica cosa diversa è il nome”.
Secondo Camusso “teoricamente” è possibile che una volta diventato legge il testo possa essere non firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è il “detentore della Costituzione” e che può usare una “moral suasion su cosa sia coerente e cosa no” rispetto alla legge che ha abrogato i voucher. Camusso ha criticato anche lo strumento con cui il Governo sta reintroducendo i nuovi voucher: “La manovrina sta diventando un dl omnibus. Si usa un veicolo che imbarazza tutti”.
La Cgil, ha concluso il segretario generale, sta comunque preparando raccolte di firme, appelli e manifestazioni contro quella che definisce una “violazione dell’articolo 75 della Costituzione”.