“La prossima riunione della Consulta del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo, prevista per lunedì 13 febbraio, ha all’ordine del giorno un solo punto: l’agenda delle priorità da affrontare”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Abruzzo, Roberto Campo, in una nota. “È quanto avevamo chiesto – si legge – perché la situazione è cambiata. Positivo che intanto si sia ricomposto l’intero schieramento delle parti sociali. Dalla riunione deve uscire un programma di lavoro all’insegna di pragmatismo e concretezza. A questo scopo, pensiamo che non si debba lavorare solo per sessioni in plenaria, ma preparare le decisioni più importanti con approfondimenti tematici anche in piccoli gruppi operativi”.
“Bisogna – prosegue – trovare il modo di riprendere il confronto con il Governo, che nel frattempo ha dato un forte segnale di attenzione per l’Abruzzo definendo questione nazionale la ricostruzione e il rilancio dell’Aquila e delle zone colpite dal sisma e affidato la materia a uomini di valore come il Ministro Fabrizio Barca e il sottosegretario Antonio Catricalà”.
“La recente discussione – prosegue – ha evidenziato la volontà di almeno alcuni parlamentari, che va senz’altro raccolta, di cooperare meglio con le componenti regionali. Non ci sembra che la soluzione sia l’ingresso dei Parlamentari nella Consulta, perché il rischio è un eccesso di politicizzazione, che non sarebbe utile, ma pensiamo si debba istituire un raccordo operativo formale tra Patto e Parlamentari, soprattutto per le questioni che impattano con il livello nazionale”.
La Uil Abruzzo chiederà, conclude, “l’apertura formale del confronto sul fisco, con l’obbiettivo di concordare tempi e modi di un abbassamento delle tasse sul lavoro. Sui costi eccessivi della politica, chiederemo intanto di condividere i dati reali del problema, non limitando l’analisi a stipendi, vitalizi e auto blu, ma allargandola alla macchina istituzionale e amministrativa ai vari livelli, per vedere dove si può intervenire con un vero e proprio piano di rientro, coinvolgendo le istituzioni, a cominciare dal Consiglio Regionale, che ha rinnovato un’interessante attenzione nei confronti del Patto. Le altre priorità, su alcune delle quali il lavoro è da tempo avviato, sono: occupazione, sviluppo, aree di crisi, credito, miglioramento della qualità della spesa, riforme (Trasporto Pubblico Locale, socio-sanitario, pubblica amministrazione)”. (LF)
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