Ai microfoni di Radio Anch’io, il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, ha parlato della situazione di Alitalia dichiarando che “l’azienda è stata gestita male”. Lo scorso mese il ministro, insieme al collega dei Trasporti, Graziano Delrio avevano lavorato insieme all’azienda per facilitare un accordo tra i soci e le banche per finanziare il nuovo piano. Ma per Calenda “Alitalia è un’azienda totalmente privata – ha detto – con problemi evidenti di gestione” e non è accettabile che una gestione negativa ricada sui lavoratori. “Noi abbiamo detto che non si può parlare di esuberi prima di conoscere il piano industriale. Se si pensa che il problema si risolve solo tagliando il personale significa che è un’azienda che non funziona”.
Sulla vicenda Alitalia è intervenuto anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo dando ragione al Ministro dello Sviluppo economico. “Lo avevamo detto anche noi qualche giorno fa – ha affermato Barbagallo – il management di questa azienda non è credibile, non solo perché, dopo aver fallito su quello precedente, non ha ancora presentato il nuovo piano industriale, ma anche perché sembra averne uno inaccettabile”.
“Se fossero confermati i tagli paventati, infatti, l`entità sarebbe tale da prefigurare la dismissione della compagnia, seppur non più pubblica, comunque ancora italiana. Le categorie hanno chiesto un incontro urgente: che si faccia subito per sgombrare il campo da pretese inaccettabili e insostenibili”, ha concluso il segretario generale della Uil.
“Non si possono scaricare le responsabilità evidenti del management ancora una volta sui lavoratori – ha affermato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. E’ un film già visto altre volte in Alitalia. Se ci sono dei problemi di gestione e di business plan, la compagnia non può scaricarli sui lavoratori o sulle condizioni salariali. Per questo è opportuno che si apra un confronto serio tra l’azienda ed il sindacato, con un ruolo attivo e responsabile del governo, per dare una prospettiva di sicurezza al trasporto aereo e garanzie alle tante lavoratrici ed ai lavoratori di Alitalia che in poco meno di otto anni hanno già subito pesanti ripercussioni sul piano occupazionale.”
Inoltre l`Autorità di garanzia per gli scioperi ha valutato legittimi gli scioperi del personale di Alitalia del 20 gennaio e del 23 febbraio prossimi. L`Autorità, ha deliberato di “invitare Alitalia ad avviare con i sindacati la procedura per raggiungere un accordo finalizzato a dare concreta attuazione alle disposizioni vigenti in materia di impiego del personale da comandare in caso di sciopero”.
A proposito della situazione di Alitalia si è espresso anche il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Guardiamo con grande preoccupazione a quanto sta avvenendo in Alitalia. Oggi c’è stata la presa di posizione da parte del governo molto netta nei confronti dell’azienda con il ministro Calenda e questi sono momenti nei quali bisogna far sentire la presenza delle istituzioni vicino alle persone che hanno più bisogno”.
Quanto a chi accusa il governo italiano di non aver mai messo una lira in Alitalia Zingaretti ha precisato:”Storicamente non è proprio così, anzi. Da quando, credo, il presidente Berlusconi avviò il processo di privatizzazione e di ricerca di partner si sia aperta una fase che oggi il ministro Calenda ha sintetizzato purtroppo con una società che non è stata gestita bene ed ora le colpe non debbono ricadere sui lavoratori. Io ringrazio il ministro e mi permetto di fare mie e condividere queste parole perché questo deve essere l’approccio quando ci si siederà ad un tavolo per capire come rimettere in campo Alitalia. Chiariamo prima di tutto le responsabilità di quanto accaduto” ha concluso.