Il Gruppo di alto livello sulle relazioni sociali e il cambiamento in Europa ha tenuto una riunione il 10 maggio 2001 con i partner sociali europei allo scopo di interrogarli sulle prospettive in materia di relazioni sociali in Europa.
Jean Lapeyre, segretario generale aggiunto della Ces, ha sottolineato che il livello europeo offre un valore aggiunto definendo degli obiettivi comuni, e completa – senza sostituirli – altri livelli. E, al tempo stesso, necessario migliorare la complementarità e l’articolazione fra i livelli nazionale, settoriale e di azienda. Un’attenzione particolare va data allo sviluppo di relazioni sociali nei paesi candidati. Per quanto riguarda il cambiamento industriale, la Ces appoggia la realizzazione di un Osservatorio dei mutamenti industriali, la revisione della direttiva sui Cae e le altre direttive relative alla tutela del lavoro, il rafforzamento dell’importanza del processo di Lussemburgo nelle riforme del mercato del lavoro e l’integrazione delle preoccupazioni del dialogo sociale in tutte le Dg della Commissione europea. Inoltre il ruolo attivo dei partner sociali dovrebbe essere rafforzato nel Trattato, in ragione del fatto che il dialogo sociale settoriale giocherà sempre di più un ruolo a livello europeo (accordi sul telelavoro nel commercio e nelle telecomunicazioni, codici di condotta ecc.…). Questo richiede strutture coerenti di rappresentanza da parte dei sindacati e degli imprenditori. E’ per questa ragione che la Ces chiede che una struttura adeguata sia garantita, al cui interno i partner sociali possano operare efficacemente. Lapeyre ha aggiunto “questo vuol dire, ad esempio, che la direttiva sull’informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese europee deve essere adottata. Allo stesso modo, anche la Carta dei diritti fondamentali deve essere integrata nel Trattato alla prossima Cig, con emendamenti sui diritti sociali sindacali”.