Il dibattito sulla rappresentanza e il confronto che dovrebbe aprirsia breve suscitano l’intersse del Cnel, che coglie l’occasione per precisarne il ruolo relativamente ai contratti. In una nota, Renato Brunetta infatti afferma: “Come presidente del CNEL, valuto con estremo interesse il dibattito che si è recentemente riaperto sul tema della rappresentanza, registrando posizioni importanti e innovative da parte dei principali attori sociali. Ritengo in ogni caso opportuno fare chiarezza sulla funzione dell’Archivio nazionale dei contratti di lavoro istituito presso il CNEL.”
“La legge assegna infatti al CNEL unicamente il compito di ricevere i testi dei contratti collettivi a cura delle parti firmatarie senza alcun vaglio sul grado di rappresentatività degli attori firmatari. È proprio per contribuire a fare maggiore trasparenza sulle dinamiche contrattuali, che l’Assemblea del CNEL ha recentemente approvato all’unanimità apposite modifiche al proprio regolamento che, in conformità alle previsioni in materia di organizzazione e gestione dell’Archivio, consentiranno di offrire già nei prossimi mesi alle istituzioni, all’opinione pubblica e agli stessi operatori del mercato del lavoro un quadro più articolato dei contratti depositati presso il CNEL. Come del resto più volte precisato, sono poco più di 100 i CCNL che si rivolgono a una platea pari al 97% e più della forza lavoro italiana, mentre la restante parte, significativa solo a livello quantitativo, si riferisce a un numero davvero irrisorio di imprese e lavoratori. Quest’operazione di riordino dell’Archivio, di assoluta centralità per l’XI Consiliatura, consentirà di fare così finalmente chiarezza sulle reali dinamiche della contrattazione collettiva e degli attori in essa coinvolti”.