Il Fondo per la formazione personale delle casalinghe “con una dotazione di 3 milioni di euro annui a decorrere dall`anno 2020, è finalizzato alla promozione della formazione personale e all’incremento delle opportunità culturali e partecipative, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, delle donne che svolgono attività prestate nell’ambito domestico, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito”, è destinato “a corsi di formazione rivolti alle casalinghe, preferibilmente in ambito finanziario e digitale per aiutare le donne che si trovano fuori dal circuito lavorativo e, pertanto, sono escluse da possibilità di aggiornamento e di impiego”. Lo ha spiegato il ministro per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, nel corso del Question Time al Senato.
“Il Fondo consente di investire in occasioni di qualificazione e di empowerment e di rafforzare le competenze. Lo scopo – ha spiegato – è evitare che la scelta di restare a casa diventi obbligata per la mancanza di alternative, garantendo alle donne libertà di scegliere e l`accesso ad opportunità di lavoro. Le donne, su cui ricadono maggiormente le responsabilità di cura di figli o parenti anziani, spesso scelgono di non cercare un lavoro fuori dalle mura domestiche, per restare a casa a occuparsi della famiglia. È un aspetto che rappresenta un ostacolo al conseguimento dell’obiettivo sull’uguaglianza di genere L`istituzione del fondo ha infatti l`obiettivo concreto di valorizzare il ruolo delle donne che svolgono un`attività di cura in ambito domestico e familiare affinché l`esperienza acquisita nello svolgimento di questo ruolo possa essere valorizzata anche nel mercato del lavoro mediante un potenziamento della formazione che le incoraggerà a scegliere liberamente di entrare nel mondo del lavoro”, ha detto Bonetti.
TN