Il nuovo contratto del settore elettrico “è davvero innovativo sul piano delle relazioni industriali e dei nuovi strumenti bilaterali e partecipativi, in linea con l’accordo del 28 giugno e con l’intesa sulla produttività firmata qualche mese fa dalle parti sociali”. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.
“E’ un segnale certamente positivo per il paese il rinnovo di questo contratto senza un’ora di sciopero proprio alla vigilia delle elezioni, non solo perchè porterà concreti benefici alle buste paga dei lavoratori, valorizzando ancora di più la contrattazione aziendale, ma soprattutto perchè dimostra ancora una volta come sia il sindacato sia le imprese fanno bene il loro mestiere, rinnovando i contratti, anche in una situazione difficile sul piano economico ed occupazionale. Speriamo – ha sottolineato Bonanni – che dopo questa confusa campagna elettorale, la politica ed il futuro governo facciano finalmente la propria parte, sbloccando gli investimenti nei settori dell’ energia pulita, della green economy e delle infrastrutture che possono portare occupazione, sviluppo e più salario ai lavoratori”.
“Pur in un contesto di crisi che ha coinvolto anche il Settore Elettrico, il risultato, qualitativo e quantitativo di questo difficile rinnovo si pone in continuità con un passato contrattuale di tutto rispetto, quale è quello degli Elettrici”, ha aggiunto Carlo De Masi, segretario generale della Flaei-Cisl.
“Il Contratto appena rinnovato, infatti- ha precisato De Masi- a forte connotazione cislina, mantiene un sistema di garanzie normative ed economiche, facendo propri ed attuandoli i principali accordi interconfederali sottoscritti negli ultimi anni, fortemente voluti dalla Cisl e si caratterizza come uno strumento di tutela dell`occupazione, di rilancio delle Imprese elettriche e dell`indotto, degli investimenti e del Sistema socio-economico italiano e soprattutto, va a beneficio dei lavoratori sia per il recupero salariale di I livello che per il rafforzamento del II livello, attraverso l`incremento del salario di produttività”.