Nel 2015 c’è stato un “forte aumento” dei contratti a tempo indeterminato, con una “impennata a fine anno” per ottenere gli sgravi pieni. Poi, “come era possibile immaginarsi”, c’è stato un calo rispetto al 2015, ma “il saldo resta comunque positivo” e “sembra che il numero dei contratti a tempo indeterminato a fine anno sarà stabilizzato”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Inps, Tito Boeri, a margine di un’audizione al Senato, aggiungendo che il Jobs act “penso che, in gran parte, sia stato un successo. Ha avuto degli effetti importanti”.
Secondo Boeri, “è stato fatto quindi un grande scalino nel 2015 e nel 2016 ci si va stabilizzando a quei livelli, più alti. Non siamo tornati al 2014. Era difficile d’altra parte immaginare che continuassero a crescere, anche perché l’economia italiana non sta brillando. C’è stato un effetto, un incremento importante, attribuibile non solo agli incentivi, ma anche alle tutele crescenti. Dire che si è tutto vanificato non è vero, c’è stato un grande cambiamento. E sono diminuite fortemente le cessazioni. Nel 2015 c’è stato un calo molto forte dei licenziamenti, circa del 12%. Daremo dei dati più specifici sui licenziamenti a settembre. Li stiamo approfondendo, cosa che prima non veniva fatta”.