“Il taglio del 30% agli incentivi per le energie rinnovabili pulite, inserito nella manovra finanziaria rappresenta un serio danno per il paese”. Lo ha detto Marco Bentivogli segretario Nazionale della Fim Cisl .
“L’ipotetica riduzione – si legge in una nota – dei costi della bolletta, che nell’intenzione della Lega dovrebbe generare questo taglio, nella sostanza non avrebbe alcun effetto per i cittadini, visto che, inciderebbe per il solo 3% sui costi totali della bolletta eliminando tra l’altro le agevolazioni per le famiglie più numerose. Nel complesso il taglio alle energie rinnovabili denota la miope visione di questo Governo, alle prese con la propria tenuta interna e per la quale è disposto sacrificare un settore industriale ninnovativo per il paese, che dopo i referendum di giugno, avrebbe dovuto invece ricevere maggiori incentivi”.
“La filiera delle rinnovabili – conclude – all’interno del settore industriale della green economy rappresenta uno dei segmenti maggiormente strategici in termini occupazionali, industriali, energetici. L’Italia in questi anni grazie agli incentivi è riuscita a compiere il miracolo di rimontare i forti ritardi strutturali di cui soffriva il settore agganciando il treno europeo”. (LF)
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