“La rabbia degli operai è la risposta minima che i lavoratori potevano dare al solito circo delle caste che governano questo Paese che non risolvono i problemi e scaricano gli oneri di questo mancato governo, sulla pelle dei lavoratori”. Questo il duro commento di Marco Bentivogli, segretario nazionale della Fim Cisl, alla notizia della messa sotto sequestro dell’Ilva di Taranto. “E’ singolare – sostiene – che i provvedimenti della magistratura arrivino nel periodo di maggiori investimenti sui temi ambientali e proprio il giorno di sottoscrizione del protocollo d’intesa, presso il ministero dell’Ambiente, che prevede oltre 300 milioni di interventi per l’ambientalizzazzione dell’area”. La Fim Cisl chiede un intervento immediato perché tra la notifica dei provvedimenti e la loro esecutività sia scongiurata.
Sequestrato lo stabilimento di Taranto
Il gip Patrizia Todisco ha firmato il provvedimento di sequestro (senza facoltà d'uso) degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva di Taranto e misure cautelari per alcuni indagati nell'inchiesta per disastro ambientale a carico dei vertici Ilva.