Sono 5.100 i posti di lavoro a rischio nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Torino. Lo ha denunciato oggi in apertura del congresso della Fiom torinese, il segretario provinciale generale dei metalmeccanici torinesi, Federico Bellono. “Una stima fatta in base alle 48 vertenze aperte sul territorio. A Torino piu’ che altrove in Italia siamo ancora dentro la crisi, lo dimostra la crescita della cassa integrazione e la poverta'” ha dichiarato Bellono.
Due le emergenze: far fronte alla crisi e il destino della grande industria nel torinese. “Qui abbiamo il polo aerospaziale con Alenia e la Fiat. C’e’ un’incertezza di prospettive di entrambe che non e’ piu’ tollerabile” ha aggiunto il sindacalista. Registrando “un progressivo impoverimento dei lavoratori” Bellono ha indicato due cause: non solo la crisi, ma anche gli accordi aziendali che non hanno segnato un incremento dei salari.
Domani e’ atteso a Torino il leader della Fiom Maurizio Landini che concludera’ i lavori.
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu