Dopo la chiusura di uno stabilimento in Gran Bretagna a luglio, nella giornata di ieri Beko Europe-ex Whirlpool ha comunicato al Comitato aziendale europeo (Cae) la chiusura di due stabilimenti produttivi in Polonia, con conseguenti 1.800 licenziamenti. La notizia ha messo in allarme i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil che, parlando di una decisione assunta dall’azienda senza alcun reale confronto con le parti sociali, riferiscono la loro preoccupazione anche per quanto riguarda i cinque stabilimenti italiani.
Secondo quanto riferito in una nota unitaria, infatti, sarebbe in programma per il mese di settembre un incontro con il Ministro Urso e l’azienda per discutere il piano industriale rispetto al mantenimento occupazionale e produttivo, “ ma fino ad ora né la direzione di Beko, né il Ministero hanno mantenuto il proprio impegno ad iniziare un confronto”.
“Segnaliamo che le produzioni polacche dovrebbero essere trasferite in stabilimenti siti in Romania e Turchia. In particolare frigoriferi, asciugatrici, forni e piani cottura a “libera installazione”, che in questo modo almeno in parte uscirebbero dal perimetro della società (Beko Europe) che ha acquisito il 75% di Whirlpool”, precisano le tre sigle.
Intanto, aggiungono, “negli stabilimenti italiani prosegue la cassa integrazione e soprattuto non è pervenuta nessuna risposta dal fronte aziendale alle richieste sindacali di rilanciare gli di rilanciare prodotti e investimenti al fine di saturare e mettere in sicurezza i nostri stabilimenti, né è stato chiarito quale impatto i 2000 esuberi dichiarati sugli impiegati avranno nel nostro paese”.
Oltre al mancato confronto del Ministero con Beko, i sindacati denunciano anche il ritardo della convocazione di un tavolo di settore, “indispensabile in una fase in cui la contrazione generale dei volumi rischia di determinare una crisi fatale all’intero comparto degli elettrodomestici”.
Intanto scatta la mobilitazione nei cinque stabilimenti italiani di Beko. “Non siamo disponibili ad aspettare supinamente un disastro annunciato e per questa ragione nei prossimi giorni informeremo i lavoratori e proclamiamo per la giornata di giovedì 12 settembre due ore di sciopero”.
e.m.