Per il 2015, l’Italia prevede un rapporto deficit/Pil al 2,6%, “meno severo rispetto all’obiettivo dell`1,8 per cento del PIL stabilito nell’aggiornamento del programma di stabilità del 2014”, scrive la Bce nel Bollettino di dicembre.
“Nel complesso – sottolinea la Bce – il progetto di bilancio comporterebbe un aumento nel 2015 del fabbisogno finanziario netto dello 0,4 per cento del PiL. Inoltre, i piani del governo indicano un rinvio della scadenza per l’obiettivo di bilancio pubblico a medio termine (cioè il pareggio strutturale del bilancio) al 2017 (in ritardo cioè di due anni rispetto alla raccomandazione del Consiglio Ecofin nel parere pubblicato lo scorso luglio) e una deviazione dalla regola del debito. In prospettiva – prosegue la Bce – è importante assicurare il pieno rispetto dei requisiti del Patto di Stabilità e Crescita (Psc) e della regola del debito per non mettere a repentaglio la sostenibilità delle finanze pubbliche e preservare la fiducia dei mercati”.