Un accordo buono, anzi ottimo, soprattutto perche’ dimostra che i contratti nazionali, se ben utilizzati, contengono gia’ in se’ tutti gli elementi di flessibilita’ necessari per essere adattati alle diverse esigenze. Senza ricorrere a deroghe ne’, tantomeno, a deregulation. Cosi Nino Baseotto, segretario della Cgil Lombardia, commenta con il diario del lavoro l’esito della trattativa tra i sindacati e l’Expo, conclusa ieri con una intesa unitaria.
Baseotto, insomma l’intesa e’ cosi’ positiva che il premier Letta ha perfino ipotizzato di esportarlo a livello nazionale, secondo lei e’ possibile?
E’ possibile solo nella misura in cui possa riguardare un territorio interessato a un evento particolare, e sempre restando nello stretto ambito di contratti e leggi vigenti. E’ questo il senso dell’accordo che abbiamo realizzato.
Dunque nessuna deroga? Su questo punto, ci sono state interpretazioni differenti.
L’interpretazione corretta e’ la seguente: questo accordo si limita ad utilizzare nel miglior modo possibile quello che gia’ prevede il contratto nazionale del turismo e commercio. E’ questo che lo rende interessante e positivo, e per questo sara’ un modello: perche dimostra che e’ possibile conciliare i diritti dei lavoratori e il rispetto dei contratti, senza alcuna necessita’ di fare strappi.
Eppure, le prime battute del confronto facevano temere il peggio. Si era parlato di una legge nazionale, addirittura, per ottenere la massima flessibilita’ necessaria all’Expo.
Si, effettivamente si era partiti col piede sbagliato. Il governo in un primo tempo aveva messo in campo questa ipotesi. E infatti, i sindacati, tutti, non solo la Cgil, avevano manifestato il proprio dissenso totale: non aveva alcun senso stravolgere i sistemi contrattuali per un evebto che dura appena sei mesi. Infatti, dopo l’incontro del ministro Giovannini con Cgil Cisl e Uil ,le cose sono tornate nella giusta prospettiva. E in breve, grazie anche al senso di responsabilità dell’Ad di Expo, Giuseppe Sala, siamo riusciti a realizzare una intesa che contiene anche alcune novita’ importanti.
A quali novita’ si riferisce?
Per esempio, alla definizione di tre nuove figure professionali legate specificamente ai grandi eventi. Figure che il contratto non prevedeva, e che ora sono state inserite nella scala parametrale, con la definizione delle rispettive mansioni. Di fatto, abbiamo dato concreta applicazione a una clausola prevista nel contratto del commercio.
E poi?
La novita’ piu’ importante riguarda la legalita’. L’accordo prevede che si vincoli al rispetto e all’applicazione rigorosa dei contratti non solo l’Expo ma anche tutte le aziende che lavorano in appalto. E si prevede che ogni eventuale violazione possa essere seguita dall’immediata rescissione del contratto d’appalto. Come vede, altro che deregulation. Qui le regole vengono rafforzate.
Dopo questo accordo ne arriveranno altri simili?
Noi ci auguriamo che in futuro si possano fare intese simili con la Confindustria. Le prima dichiarazioni positive del presidente di Assolombarda ci fanno pensare che sia possibile.
Nunzia Penelope