La multinazionale Lyondell Basell ha confermato oggi, nel corso di un incontro al ministero dello Sviluppo economico, l’intenzione di chiudere lo stabilimento a Terni che occupa circa 125 dipendenti. Se poi si considera l’indotto la cifra dei lavoratori che perderanno il lavoro supera i mille. I sindacati di categoria, Femca, Filcem e Uilcem hanno espresso la loro contrarietà all’operazione di chiusura, soprattutto a fronte del netto di 9 milioni e mezzo di euro annunciato dall’azienda. “E’ uno stabilimento produttivo”, dice il segretario generale della Femca, Sergio Gigli, e chiuderlo sarebbe, a suo avviso, in contraddizione con le dichiarazioni del governo sulla funzione strategica della chimica italiana. Per opporsi a questa chiusura i sindacati insieme a governo e istituzioni hanno deciso di aprire un tavolo di confronto. (FRN)
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