“Non è con la mobilità forzata che si possono risolvere i problemi del pubblico impiego. Bisogna prima riorganizzare la pubblica amministrazione con il consenso del sindacato e dei lavoratori per eliminare gli sprechi, la duplicazione degli enti e le inefficienze “. Lo sottolinea in una nota il segretario confederale della Cisl, Gianni Baratta. “Già da molti anni vi sono norme che regolano le procedure di gestione di eventuali eccedenze di personale e la mobilità”, sottolinea Baratta. “Agire in deroga a tali norme ed escludere la partecipazione delle parti sociali in tali processi di riorganizzazione non porterebbe alcun giovamento alla pubblica amministrazione. Abbiamo bisogno invece di più accordi per rendere più efficiente e produttiva la macchina pubblica, come abbiamo fatto in tante realtà locali o centralizzate”. La Cisl garantisce in questa ottica – ancora una volta – il proprio convinto sforzo di partecipazione per discutere un piano per una vera riorganizzazione del pubblico impiego, individuando soluzioni condivise e davvero praticabili”. (LF)
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