“Una riconsiderazione dell’ampio ventaglio delle aliquote Iva non dovrebbe a questo stadio essere esclusa”. Lo ha affermato il vice direttore generale della Banca d’Italia, Federico Signorini, nel corso di un’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def. Secondo Bankitalia, di fronte alle clausole di salvaguardia la possibilità di reperire “risorse tanto ingenti” con interventi alternativi e in breve tempo “non è sicura”.
“Il Governo – ha rilevato il vice direttore generale di Bankitalia- manifesta l`intenzione di evitare l`attuazione delle clausole di salvaguardia con interventi alternativi, finalizzati al contrasto all`evasione fiscale e alla razionalizzazione della spesa”. Entrambi gli obiettivi, afferma, “sono ampiamente condivisibili, anzi da considerare strategici. Ma la possibilità di reperire in questo modo risorse tanto ingenti e in così breve tempo non è sicura”.
“Anche se alcuni strumenti di lotta all`evasione fiscale si sono effettivamente dimostrati efficaci negli ultimi anni – ha proseguito Signorini – non è facile prevedere con precisione quantitativa i risultati di futuri interventi in questo campo. La riduzione della spesa è uno sforzo complesso, pluriennale, che dovrebbe contemplare anche la possibilità di introdurre elementi di concorrenza in alcuni servizi, in un quadro di regole pubbliche, per ridurne i costi e accrescerne la qualità”.
Dunque, “i provvedimenti per attuare questi obiettivi andranno vagliati con cura” e “una riconsiderazione dell`ampio ventaglio delle aliquote dell`Iva non dovrebbe a questo stadio essere esclusa, così come è opportuno valutare la possibilità di razionalizzare e contenere le tax expenditures”.
Quanto all’ipotesi di uno scambio tra l’aumento dell’Iva e il taglio del cuneo fiscale, secondo Signorini ‘’ è una questione complessa che a mio avviso merita di essere discussa e merita di essere approfondita” ma che in ogni caso “ va al di là della discussione del Def”.