Bper Banca promuove un’Offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banca Popolare di Sondrio per un corrispettivo totale di circa 4,3 miliardi di euro, interamente in azioni. Il rapporto di cambio, riporta un comunicato, è stato fissato in 1,45 azioni Bper di nuova emissione per ogni azione esistente di BP Sondrio. In base ai prezzi ufficiali delle azioni delle due banche registrati il 5 febbraio 2025, tale concambio comporta un prezzo implicito di offerta pari a 9,527 euro per azione dell’emittente, con un premio pari a circa il 6,6% rispetto al prezzo ufficiale del 5 febbraio e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi.
L’Offerta, che è condizionata alle autorizzazioni regolamentari previste dalla normativa applicabile e all’avveramento delle condizioni di efficacia espressamente indicate, è “finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale” della Sondrio, che consentirà a Bper “di esercitare il controllo di diritto” sulla stessa. In ogni caso, Bper “si riserva di rinunciare parzialmente a tale condizione purché la partecipazione acquisita, all’esito dell’Offerta, sia superiore al 35% del capitale sociale dell’emittente (partecipazione che, tenendo conto della conformazione dell’azionariato dell’emittente, consentirà a Bper di esercitare un’ influenza dominante su BP Sondrio)”.
Inoltre, per l’ipotesi in cui, per effetto delle azioni portate in adesione all’Offerta o acquistate al di fuori della medesima, l’offerente venga a detenere una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale sociale dell’emittente, Bper “dichiara sin d’ora la propria intenzione di non ripristinare un flottante sufficiente ad assicurare le regolari negoziazioni delle azioni di BP Sondrio”.
“Gli obiettivi strategici e industriali dell’Offerta – si legge nella nota – sono l’accelerazione della crescita e la massimizzazione della creazione di valore per tutti gli stakeholder mediante l’aggregazione tra due banche che potrà realizzarsi in modo rapido ed efficace anche grazie a modelli di business affini e valori condivisi”.
Si prevede che l’Offerta si completi “nella seconda metà del 2025 e che la piena integrazione sia realizzata entro la fine del 2025”, subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni richieste dalla normativa vigente da parte delle Autorità competenti.
“Questa operazione basata su logiche industriali rappresenta un opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori”. Così Gianni Franco Papa, amministratore delegato di Bper, dichiara in una nota. Anche se l’Ops sulla Banca Popolare di Sondrio “non è stata concordato”, aggiunge, “non consideriamo questa offerta come ostile per il razionale che presenta. Siamo molto entusiasti di questa combinazione che ha un forte razionale strategico e industriale”, aveva spiegato in precedenza.
“Il nuovo gruppo – sottolinea Papa – beneficerà di una scala significativa in termini di clientela, presenza geografica e sinergie, che consentirà di creare ulteriore valore per gli stakeholder di entrambi gli istituti. Sarà un gruppo bancario più solido e forte con un’ offerta di prodotti e servizi più ampia a beneficio della clientela anche grazie a significativi investimenti Il e digitale e con un importante focus sul capitale umano”. Inoltre, il marchio storico Banca Popolare di Sondrio sarà conservato in tutte le aree storiche.
“È un momento cruciale per il sistema bancario italiano, vogliamo proteggere e difendere i nostri territori, è un’opportunità unica per creare un gruppo leader, combinando due banche con lo stesso Dna”, conclude l’ad di Bper. “Il nostro obiettivo è di integrare completamente le due banche, il closing del merger è previsto per la fine dell’anno”, ha spiegato.
Intanto questa mattina avvio di seduta in calo dell`1,33% per Bper Banca, dopo l`annuncio dell`offerta pubblica di scambio diramato ieri a mercati chiusi. Il titolo della banca “bersaglio” ha segnato un balzo del 7 percento alle prime contrattazioni. Nel frattempo Unipol, azionista di entrambe, registra un più 1,56% negli scambi iniziali.