I dipendenti bancari italiani nei prossimi 5 anni rinunceranno alla retribuzione di una giornata di lavoro all’anno per contribuire in modo attivo all’assunzione di 30.000 giovani bancari a tempo indeterminato negli istituti di credito italiani entro il 2015. Lo ha annunciato oggi a Genova il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, precisando che il contributo degli occupati bancari sarà destinato al Fondo Nazionale per il sostegno dell’occupazione nel settore del credito. “È il primo esempio in Italia di solidarietà intergenerazionale finalizzato a nuove assunzioni e stabilizzazioni di precedenti forme di precariato nel mondo del credito”, ha detto Masi.
L’accordo prevede questi impegni: impiegati, quadri e dirigenti rinunceranno per i prossimi 5 anni, all’equivalente economico di una giornata di lavoro all’anno, per contribuire in modo attivo a creare posti di lavoro stabile, a tempo indeterminato. Più di 200 milioni di euro saranno versati in un Fondo gestito pariteticamente da organizzazioni sindacali e Abi (Associazione Bancaria Italiana) per fornire un contributo di 2.500 euro all’anno (2.700 nel sud Italia), per 3 anni, alle banche che assumono a tempo indeterminato o che trasformano precedenti rapporti di lavoro precari.