Almaviva Contact ha deciso di avviare la procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività per i 632 dipendenti della sede di Roma. Il provvedimento interesserà i 387 operatori che seguono le commesse Tim Consumer, i 135 che si occupano di Mediaset, i 54 che lavorano per Tpi, i 33 che seguono Eni Check Call, i 3 dell’università La Sapienza e 8 dipendenti attualmente senza commessa, oltre ai 12 addetti alle funzioni di staff che saranno invece sospesi a zero ore per un periodo pari a 12 mesi.
Per l’Ugl telecomunicazioni “siamo di fronte a un provvedimento gravissimo per l’enorme impatto occupazionale e preoccupante per il metodo sbrigativo con cui l’azienda vuole chiudere la vertenza, soprattutto perché non si rinuncia alle commesse ma queste saranno trasferite in altre sedi”. “Inoltre – prosegue il sindacato – i tagli arrivano dopo l’annuncio dei vertici Almaviva Contact della concessione da parte delle banche di una linea di credito di 90 milioni di euro che, a detta sempre dell’azienda, servirà in gran parte per appianare i debiti preesistenti”.
“In questo contesto – aggiunge il sindacato -, ci sembra che l’ennesima azienda di call center stia adottando una logica indiscriminata di tagli a danno di lavoratrici e lavoratori, vittime di un mercato selvaggio e di un settore senza regole, in mano a grandi gruppi finanziari ai quali poco interessa lo sviluppo industriale e la salvaguardia dell’occupazione”.
“Metteremo subito in campo ogni iniziativa possibile per garantire la tutela occupazionale dei lavoratori coinvolti – conclude la nota -, che non può prescindere da un reale rilancio industriale dell’azienda”.