Le risorse in manovra per il fondo dell’automotive raddoppiano, passando da 200 a 400 milioni di euro, ma con il bando per i contratti di sviluppo e i residui degli anni precedenti si arriva a un miliardo e 640 milioni di euro nel 2025. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo Stellantis.
“Le risorse che mettiamo in campo sono già chiare e significative – ha detto – parliamo di 500 milioni di euro del nuovo bando per i contratti di sviluppo che riguarda anche il settore dell’automotive, che intendiamo raddoppiare dopo il confronto con la commissione europea per raggiungere un miliardo nel 2025. Poi il raddoppio dei fondi automotive (in manovra, ndr) per passare da 200 a 400 milioni, quindi arriveremo a un miliardo e 400 milioni. Parliamo dei residui dei precedenti anni che indirizzeremo ovviamente in questa direzione, quindi di altri 240 milioni, nel totale un miliardo e 640 milioni”.
Inoltre il ministro ha sottolineato come “abbiamo tutti insieme fatto delle domande significative a Stellantis e Stellantis deve darci delle risposte altrettanto significative. Abbiamo chiesto che rivedano i contratti di sviluppo che ci sono stati presentati – ha detto – affinché siano effettivamente contratti di sviluppo e non di riduzione di occupazione. Abbiamo chiesto di confermare il progetto della Gigafactory perché senza le batterie elettriche non si costruiscono le auto elettriche.”
“Abbiamo chiesto – prosegue – di destinare all’Italia la seconda piattaforma produttiva per le vetture di piccola dimensione perché, ove fosse destinata in Italia, consentirebbe la sostenibilità della componentistica italiana. Aspettiamo le risposte di Stellantis e abbiamo già dato ovviamente i limiti anche temporali per poi decidere che se queste risposte sono significative dimostrano che Stellantis vuole investire in Italia in maniera concreta e significativa. Allora a quel punto se vi sono le condizioni per chiudere al meglio il tavolo con un accordo di alto profilo è giusto che questo sia fatto a Palazzo Chigi. Se invece è necessario un ulteriore approfondimento è giusto che questo avvenga svolto nel ministero competente con i sindacati, le regioni, le forze produttive. La nostra volontà ovviamente è positiva e costruttiva. Il Paese Italia è unito in questa richiesta a Stellantis, ora aspettiamo che Stellantis ci dica se è in condizione di darci le risposte che chiediamo”.