“Confapi ha apprezzato la proposta del Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, di incanalare tutte le risorse che il Governo sta reperendo sulla filiera e sull`indotto piuttosto che sulla domanda. Condividiamo anche la scelta di spostare quanto più possibile i fondi tagliati dagli incentivi alla domanda poiché non hanno avuto gli effetti sperati, sulla produzione e sull`indotto salvaguardando una filiera essenziale per il Paese. Sicuramente sarà necessario anche agire a partire dal livello europeo, come Confapi sta già facendo con i nostri partner di Ceapme, per evitare che la crisi dell`automotive rappresenti solo la punta dell`iceberg della desertificazione industriale in Europa”. Lo ha detto il presidente di Uniomeccanica Confapi al termine del tavolo su Stellantis svoltosi oggi presso il Mimit.
Per Confapi bisognerebbe, inoltre, destinare le risorse alle imprese dell`indotto accompagnandole nella riconversione. Sabadini ha anche chiesto al Governo di “accompagnare la transizione ecologica con un serio e deciso piano di salvaguardia basato su interventi a sostegno della produzione industriale favorendo la ripresa degli investimenti produttivi con strumenti effettivamente a portata della dimensione delle imprese del settore. Per farlo servirebbe una moratoria sugli interessi per gli investimenti già effettuati nonché attraverso interventi correttivi sulle condizioni di accesso alla Cassa Integrazione, alla luce di quanto sta verificandosi e degli scenari attesi a breve. Chiediamo il passaggio del periodo di Cig da 52 settimane su biennio mobile a 104 sul triennio. Abbiamo anche proposto – conclude – un piano automotive Ue con incentivi alla domanda, stabili e duraturi nel tempo, con risorse comuni destinate ai consumatori europei”.
E.G.