manu – Il Diario del Lavoro https://www.ildiariodellavoro.it Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali Mon, 27 Jun 2022 09:16:22 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://www.ildiariodellavoro.it/wp-content/uploads/2024/02/fonditore.svg manu – Il Diario del Lavoro https://www.ildiariodellavoro.it 32 32 Casa, Istat: nel primo trimestre i prezzi crescono ancora, +4,6% anno https://www.ildiariodellavoro.it/casa-istat-nel-primo-trimestre-i-prezzi-crescono-ancora-46-anno/ Mon, 27 Jun 2022 09:16:22 +0000 https://www.ildiariodellavoro.it/?p=153089 Nonostante il clima di incertezza e preoccupazione dovuto al conflitto in Ucraina, con i dati del primo trimestre 2022 si conferma e si consolida il trend di crescita dei prezzi delle abitazioni avviatosi nel terzo trimestre 2019. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel primo trimestre 2022 l`indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta dell`1,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% nei confronti dello stesso periodo del 2021 (era +4% nel quarto trimestre 2021).

In particolare “i prezzi delle abitazioni esistenti, che pesano per più dell`80% sull`indice aggregato, registrano – ha evidenziato l’Istat – il tasso di crescita tendenziale più alto da quando è disponibile la serie storica dell`Ipab (+4,5%). Anche i prezzi delle abitazioni nuove confermano la loro crescita tendenziale (+5%)”.

L`aumento tendenziale dell`Ipab, dunque, è da attribuire sia ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono del 5% (in rallentamento da +5,3% del trimestre precedente), sia ai prezzi delle abitazioni esistenti la cui crescita accelera, passando da +3,7% del quarto trimestre 2021 a +4,5%.

Questi andamenti si manifestano in un contesto di persistente e vivace crescita dei volumi di compravendita (+12% l`incremento tendenziale registrato dall`Osservatorio del Mercato Immobiliare dell`Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il +15,7% del trimestre precedente).

Anche su base congiunturale l`aumento dell`Ipab (+1,7%) è dovuto sia ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono dello 0,7% sia a quelli delle esistenti che aumentano dell`1,9%.

Il tasso di variazione acquisito dell`Ipab per il 2022 è positivo e pari a +2,8% (+ 3,1% per le abitazioni nuove e +2,6% per le abitazioni esistenti).

E.G.

]]>
Subito un accordo negoziato sul salario minimo https://www.ildiariodellavoro.it/subito-un-accordo-negoziato-sul-salario-minimo/ Wed, 08 Jun 2022 15:04:01 +0000 https://www.ildiariodellavoro.it/?p=152940

Non sono un fan dell’intervento legislativo sulle materie che riguardano i rapporti di lavoro, però mi rendo conto che un segnale di unità o meglio di uniformità è importante per la “saldezza” dell’Unione Europea. Sottolineo anche che il salario minimo non risolve il problema del lavoro che c’è e soprattutto di quello che  manca ( il salario, come noto, è solo  una parte del problema), ma è un’idea d’inizio.

A questo punto è  lecito pensare che in un paese moderno che vuole costruire e accompagnare un nuovo modello di sviluppo, le grandi organizzazioni sindacali e imprenditoriali dovrebbero essere già sedute al tavolo negoziale. Un tavolo per un’ intesa che “aggiusti” la direttiva sul salario minimo al sistema contrattuale italiano; un tavolo che fornisca al Parlamento, che dovrà comunque recepire la norma,  un modello già concordato tra i protagonisti del mondo del lavoro che pur  nel rispetto delle singole competenze e responsabilità,  non potrà essere ignorato.

Dovrebbero! Ma non sarà  così.

 Valerio Gironi

P.S.: naturalmente sarei felicissimo di essere smentito

]]>
Vertenza Pernigotti, al Mise presentata l’offerta di Witor’s https://www.ildiariodellavoro.it/vertenza-pernigotti-al-mise-presentata-lofferta-di-witors/ Tue, 10 May 2022 17:19:12 +0000 https://www.ildiariodellavoro.it/?p=151499 Si è svolto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro relativo alla vertenza Pernigotti alla presenza dei sindacati di categoria Flai Fai Uila, dei rappresentanti legali di Witor’s, dei legali di Pernigotti, del Coordinatore della struttura crisi di impresa del Mise, Luca Annibaletti, dei rappresentanti della Regione Piemonte e Lombardia e, in video collegamento, il sindaco di Novi Ligure.

Durante il confronto, Witor’s ha presentato un’offerta che comprende l’acquisto del marchio e investimenti finalizzati al ripristino dello stabilimento di Novi Ligure, a parziale ripresa delle produzioni. Tale operazione comporterebbe l’assunzione, in due diverse fasi, di circa 25 tra i lavoratori attualmente in forze alla Pernigotti.

“Fai, Flai e Uila, riservandosi un giudizio nel merito dell’offerta presentata, – sottolineano i sindacati in una nota unitaria – hanno chiesto alla Witor’s di farsi carico di tutti e 57 i lavoratori dipendenti del Gruppo Pernigotti, proposta al momento rifiutata. La vertenza rimane quindi aperta, in attesa di ulteriori verifiche sia da parte di Pernigotti che di Witor’s, che devono necessariamente essere svolte prima della scadenza della cassa integrazione, prevista per il prossimo 30 giugno.”

E.G.

]]>
Le slide del Centro Studi Confindustria – Scenario economico https://www.ildiariodellavoro.it/le-slide-del-centro-studi-confindustria-scenario-economico/ Mon, 18 Oct 2021 12:08:44 +0000 https://www.ildiariodellavoro.it/?p=142953 Censis-Confimprese: consumi II trim +14,2%, in 2021 sopra 1.000 mld https://www.ildiariodellavoro.it/censis-confimprese-consumi-ii-trim-142-in-2021-sopra-1-000-mld/ Thu, 14 Oct 2021 12:00:59 +0000 https://www.ildiariodellavoro.it/?p=142804 Alla fine dell`anno la spesa per consumi delle famiglie italiane sfonderà il muro dei 1.000 miliardi di euro. Nel secondo trimestre del 2021 i consumi degli italiani si sono già ripresi del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 (33 miliardi in più), con una netta inversione di tendenza rispetto al -5,4% registrato nel primo trimestre dell`anno. L`incremento a consuntivo d`anno ammonterà a 60 miliardi in più rispetto all`anno scorso, un tesoretto prezioso per rivitalizzare l`economia reale. Secondo quanto riporta un comunicato, è quanto emerge dal secondo Rapporto Censis-Confimprese, l`associazione che raggruppa gli operatori del retail, con il contributo di Nhood, presentato oggi.

Complessivamente la pandemia ha bruciato dieci anni di crescita dei consumi. Ma, se non ci saranno nuovi stop sanitari, a Natale si prevedono almeno 9 miliardi di spesa in più rispetto alle passate festività.

Sono 4,5 milioni gli italiani che, forti di redditi rimasti intatti e di risparmi forzosi dovuti all`impossibilità di poterli utilizzare durante la pandemia, ora sono pronti a spendere per i consumi più di quanto facessero nel periodo pre-Covid. Usciti dall`emergenza, il 57,2% degli italiani tornerà a spostare soldi dal risparmio ai consumi, per andare oltre le scarsità imposte dal periodo recente. Più la paura allenta la presa, più crescono le tigri del consumo.

Il rimbalzone dei consumi sarà favorito dalla stanchezza degli italiani, prosegue il comunicato, per troppo tempo costretti in casa e ormai saturi di una sovrabbondanza di interazioni digitali nelle loro vite. Il 51,9% non sopporta più gli incontri da remoto per il lavoro, lo studio o le relazioni interpersonali. Il 52,8% ritiene che il digitale sia eccessivamente presente nelle proprie vite e che ora c`è bisogno di un riequilibrio con il mondo fisico. Il 65% (il 77,4% tra i giovani) vuole tornare a trascorrere tempo fuori casa per incontrare gli amici, mangiare insieme, divertirsi, fare shopping. L`insofferenza per i divieti e la vita da remoto spingerà in alto il retail.

Cresce la voglia di shopping nei canali fisici del commercio. Il 64% degli italiani, dice lo studio, ha nostalgia degli acquisti nei negozi fisici, nei centri commerciali, nelle piazze dello shopping, anche riducendo il ricorso all`e-commerce. Lo dicono di più le donne (67,6%) e le persone benestanti (69,8%). La normalità per gli italiani è fatta anche di shopping fisico, da cui traggono emozioni e benessere.

I nuovi driver degli acquisti.
Utilizzare ogni tipo di informazione disponibile per decidere cosa acquistare e dove farlo: ecco il potere rinforzato del consumatore con cui il retail dovrà misurarsi. Il 64,9% degli utenti di internet cerca informazioni su aziende, prodotti e servizi. Il 53,4% confronta i prezzi dei prodotti e servizi per valutare le diverse opzioni. È questo l`importante contributo del digitale: i consumatori sono diventati più forti grazie ai flussi informativi facilmente accessibili a chiunque e ovunque per giudicare, scegliere, acquistare. L`e-commerce è ormai una realtà consolidata: il 51,6% degli internauti (il 62,3% delle persone più istruite, il 64,6% dei 30-44enni) ha effettuato almeno un acquisto online nell`ultimo mese. Dopo la pandemia ogni consumatore costruirà la sua spesa personale combinando canali fisici del retail e e-commerce.

“È un`Italia che ce la fa quella che il Censis fotografa dopo i diciannove mesi di pandemia che hanno messo a dura prova la tenuta del retail”, ha detto Mario Resca, presidente di Confimprese. “La stabilità del governo Draghi, la ripresa dell`economia italiana, che è tra quelle europee a più alta crescita, la voglia di normalità unita ai risparmi degli italiani sono il vero vaccino dell`Italia post Covid-19.

Oggi qualche incognita potrebbe provocare temporanee frenate, come la scarsità di materie prime su scala globale, la mancanza di manodopera specializzata e l`inflazione. Per questo è necessario rassicurare gli italiani con politiche di welfare e incentivi volti a proteggere e promuovere il loro benessere economico e sociale”.

Il rapporto Censis-Confimprese è stato presentato oggi a Roma da Francesco Maietta, responsabile dell`Area Politiche sociali del Censis, e discusso da Francesco Montuolo, Executive Vice President di Confimprese, Ettore Papponetti, Head of Commerce & Leasing di Nhood Italy e Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis.

E.G.

]]>