Nulla di fatto per il rinnovo del contratto nazionale degli assicurativi. Ania e sindacati si sono visti ieri e oggi, ma non si sono trovati punti di incontro né sulla parte normativa né sulla parte economica. L’Ania ha presentato una proposta di aumento salariale del 5,4% che è stata considerata dai sindacati come assolutamente insufficiente, mentre sulla parte normativa rimangono le distanze sulle richieste datoriali di maggiore flessibilità nei call center, riguardo alla specificazione nell’area contrattuale di quali siano i settori che si possano esternalizzare e ancora sulle modifiche sulle norme sulla malattia. Le distanze rimangono forti anche riguardo alla richiesta di Ania di rendere più veloci le procedure per la riorganizzazione aziendale in tempo di crisi, di ridurre i permessi sindacali e di poter cambiare orari e distribuzione del lavoro anche nei casi in cui il sindacato non sia d’accordo. Per questo motivo i sindacati considerano la trattativa sospesa e hanno deciso di convocare assemblee in tutti i luoghi di lavoro e di proclamare uno sciopero di otto ore in data ancora da definire.
Molto deluso il segretario nazionale della Fisac Cgil, Giovanni Cavalcanti, per il quale “le posizioni sono rimaste estremamente lontane e l’Ania si è dimostrata molto rigida”. (LF)
10 Febbraio 2011
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