Continua a oltranza il presidio degli stabilimenti ex Ineos, ora Sardinia Green Island (Sgi), di Assemini. La decisione è stata presa dall’assemblea dei lavoratori dopo l’incontro di oggi 14 maggio, che avrebbe dovuto chiarire le prospettive della società dell’imprenditore Alberto Scanu e si è chiuso invece senza alcun passo avanti.
“L’azienda avrebbe dovuto presentare un piano industriale alternativo per garantire i livelli occupazionali – informa Giampiero Manca, il delegato Filctem Cgil presente al tavolo con gli assessori La Spisa e Zedda – e invece ha optato per il solito progetto che esclude le attività manifatturiere e implica un taglio netto degli organici”. Per questa ragione gli 86 lavoratori, insieme alle segreterie unitarie Filctem, Femca e Uilcem, hanno deciso di mantenere il presidio nella fabbrica ormai occupata dal 23 aprile. L’attesa, ora, è per il nuovo incontro del 25 maggio, al quale parteciperanno anche i responsabili della Sfirs, la finanziaria regionale.
Il sindacato ribadisce ancora una volta l’esigenza che Scanu presenti un nuovo piano industriale, prevedendo sia la produzione di energia che le attività manifatturiere correlate. Intanto si mobilita anche il Comune di Assemini: venerdì consiglio comunale aperto con all’ordine del giorno proprio la vertenza Sgi.