“Ci deve essere un dopo Brandizzo e deve valere per tutti. La loro morte mi ha colpito personalmente, perché un lavoratore morto mette in discussione la funzione di un sindacalista ed è da questo che dobbiamo partire, perché quanto accaduto parla al paese, alle aziende e al loro modo di lavorare”. L’intervento del segretario generale della Filt-Cgil, durante l’Assemblea nazionale sulla contrattazione promossa dalla confederazione il 12 settembre a Bologna, parte dalla stage della stazione di Brandizzo, nella quale sono morti cinque operai lo scorso 30 agosto.
“Il sostegno dei lavoratori su alcuni temi è stato inferiore a quanto ne avremmo avuto bisogno, se no avremmo vinto. Quando discutiamo di organizzazione del lavoro e di appalti, stiamo parlando della vita di chi lavora: le imprese premiano la modalità rapida di lavoro, e, se non ti adegui, rimani fermo. Brandizzo deve essere la spinta per inserire alcuni temi nel contratto nazionale. Se i salari sono al centro, quei temi non sono gratuiti, hanno un costo”. Il numero uno dei trasporti della Cgil ha detto che, assieme alla Fillea, stanno mettendo a punto un memorandum, e ha espresso tutta la sua vicinanza ai lavoratori che stanno deponendo in procura contro Fs.
Per Malorgio “la che in corso sta colpendo anche i lavoratori contrattualizzati. E questa è una novità storica. E se non rappresenti i più forti, ossia i contrattualizzati, non si rappresentano neanche i più deboli.. Il governo è pronto a sottrarci questa possibilità attraverso le norme sul fisco, senza contare la pletora di sindacati autonomi che penalizzano la contrattazione. Ci sono stati trent’anni di abbandono della discussione politica sul lavoro, ora serve la convinzione necessaria per una discussione seria e trasparente” ha concluso.
Tommaso Nutarelli