Via la norma sull’invalidità civile, in arrivo le modifiche sul fisco richieste dalle imprese, nessuna retromarcia sui tagli per Regioni, Province e Comuni, correzioni sulle tredicesime per poliziotti, magistrati e altre categorie di statali, novità sul comparto sicurezza e nuovi fondi per Roma Capitale. Sono queste le modifiche con le quali il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e il relatore, Antonio Azzollini (Pdl), intendono riscrivere la manovra e si apprestano a tradurre in nuovi emendamenti attesi in serata in commissione Bilancio del Senato. Ancora dubbi, invece, sulle modifiche sui ‘certificati verdi’ e i magistrati. Intanto, proprio per consentire alla commissione di chiudere l’esame e approvare le novità in arrivo l’approdo in aula è slittato a giovedì, mentre il via libera di palazzo Madama, con voto di fiducia, è atteso per mercoledì 14 luglio. Tra le principali modifiche, quelle sulla norma invalidità. Resta al 74% la soglia di invalidità per poter ottenere l’assegno. Viene cancellato l’innalzamento all’85% previsto in manovra. Nulla di fatto, quindi, anche per l’emendamento dello stesso relatore che lasciava invariato l’aumento della soglia all’85%, ma escludeva le patologie più gravi, come la cecità, la perdita totale del linguaggio, il sordomutismo, le cardiopatie e le paresi.
Restano i tagli alle Regioni, Province e Comuni nonostante le dure proteste dei governatori. La commissione Bilancio del Senato dovrebbe approvare l’emendamento del relatore, contestato dalle Regioni, che lascia invariati i tagli, ma introduce flessibilità per le Regioni virtuose. Modifiche sul fisco richieste dalle imprese: non dovrebbe scattare il divieto di compensazione nel caso siano scaduti i tempi per il pagamento di ruoli non definitivi. Si dovrebbe chiarire una volta per tutte il fatto che non scatta nessun blocco se il ruolo non è definitivo. Possibile anche un’attenuazione delle sanzioni. In materia di riscossione, altra misura invocata da Confindustria e Rete Imprese Italia, dovrebbero arrivare modifiche alla proposta che prevedeva che la sospensione della validità dell’atto impugnato da parte dei giudice potesse durare 300 giorni e non più 150, come previsto originariamente dalla manovra. E’ allo studio l’ipotesi di tornare alla sospensione degli atti di recupero fino a tutto il primo grado di giudizio. Su i “certificati verdi” si stanno ancora studiando le modifiche sull’articolo 45 che prevede l’abolizione dell’obbligo di riacquisto da parte del Gse dei certificati verdi in eccesso sul mercato. In arrivo poi 50 milioni in più per Roma per evitare ad esempio l’aumento dell’addizionale comunale. I fondi dovrebbero quindi salire a 350 milioni. Il governo, come promesso, dovrebbe fare marcia indietro anche sulla possibilità di tagli alle tredicesime per magistrati, forze armate, forze di polizia, vigili del fuoco, professori e ricercatori universitari, personale di carriera prefettizia, personale diplomatico e personale di carriera dirigenziale penitenziaria. Tra le modifiche allo studio per i giudici, correzioni tuttavia ancora incerte, c’è la previsione di escludere i giovani magistrati dai tagli. I giovani sarebbero infatti la fascia più penalizzata. Infine sono previste altre novità sul comparto sicurezza. (FRN)
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