Nel mese di luglio il tasso di disoccupazione dell’area Ocse, che comprende 34 paesi, è rimasto stabile al 6,8%. Dal picco del gennaio 2013 (8,1%), la riduzione cumulata del tasso di disoccupazione è pari all’1,3%.
Solo 6 paesi, tutti dell’Eurozona, registrano una disoccupazione a doppia cifra: Spagna 22,2%, Portogallo 12,1%, Italia 12%, Slovacchia 11,7%, Francia 10,4%. A questi va aggiunta la Grecia i cui numeri sono fermi a maggio (25%) ma la disoccupazione è rimasta sicuramente a doppia cifra anche a luglio. Incerta la posizione della Turchia, dove i dati non sono stati ancora pubblicati ma l’ultimo disponibile (maggio 2015) mostrava un tasso di disoccupazione al 10,2%. La minore disoccupazione si registra in Giappone 3,3%, poi Corea 3,7%, Islanda 4,1%, Messico 4,4%, Germania 4,7%.
Nel mese di luglio, l’Italia ha registrato il maggiore calo di disoccupati (143mila in meno), poi la Spagna (57mila) e la Corea del Sud (43mila). L’Italia ha registrato anche il maggiore calo del tasso di disoccupazione che rispetto a giugno è sceso di mezzo punto percentuale.
Complessivamente nell’area Ocse, le persone in cerca di lavoro sono 41,6 milioni, circa 7,3 milioni in meno rispetto al gennaio 2013 ma 7,1 milioni in più rispetto a luglio 2008, vigilia della crisi economico-finanziaria.
Sempre nel mese di luglio la disoccupazione giovanile nell’area Ocse, classe di età compresa tra 15-24 anni, è scesa al 14% dal 14,3% di giugno. Fanalini di coda Spagna al 48,6%, Italia al 40,5%, Portogallo al 31%. C’è anche la Grecia, i cui ultimi dati disponibili (maggio 2015) segnalavano una disoccupazione giovanile al 51,8%, probabile che il dato di luglio quando verrà pubblicato mostri una situazione non troppo differente.