“Il rinnovo del contratto del terziario, distribuzione e servizi valorizza anche i quadri, attraverso l’individuazione di nuove figure professionali del settore oltre a definire l’aumento delle indennità di funzione ed l’implementazione del welfare contrattuale”. Così Dario Campeotto, presidente dell’A.Qu.M.T., l’Associazione Quadri e Manager del Terziario affiliata alla Fisascat Cisl, ha commentato l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale del settore sottoscritta il 26 febbraio 2011 con la Confcommercio. L’accordo, secondo Campeotto, “valorizza le caratteristiche di ciascun settore di attività introducendo l’individuazione nella sfera di applicazione delle differenti macro aree dei settori merceologici del Commercio e dei Servizi, includendo nella prima categoria le aree di attività del dettaglio/ ingrosso tradizionale distribuzione moderna e organizzata, importazione, commercializzazione e assistenza veicoli ausiliari del commercio e commercio con l’estero e nell’area dei servizi il settore dell’ICT, dei servizi alle imprese/alle organizzazioni, servizi di rete, servizi alle persone – ausiliari dei servizi”. “L’information comunication tecnology è un settore in forte espansione destinato a rappresentare nel terziario avanzato un potenziale sbocco occupazionale – ha proseguito Campeotto – e in tal senso la verticalizzazione contrattuale per queste particolari figure professionali del settore informatico pone le basi per il giusto riconoscimento della professionalità e della competenza degli operatori coinvolti”.
Campeotto commenta positivamente anche l’incremento della indennità di funzione per i quadri di ulteriori € 10,00 non assorbibili e l’implementazione del contributo per l’assistenza sanitaria integrativa erogata dalla Qu.A.S. “Da non sottovalutare anche l’incremento salariale garantito dalla nuova intesa con i parametri definiti dall’accordo di riforma del modello contrattuale – ha aggiunto Campeotto – dal 1° gennaio 2011 decorreranno le tranche economiche che nel triennio 2011-2013 renderanno la busta paga dei quadri più pesante di € 149,31”. “Un risultato più che positivo se si considerano gli effetti della crisi che ha colpito l’intero settore – ha concluso Dario Campeotto – siamo convinti che i lavoratori coinvolti sapranno apprezzare la validità dell’intesa raggiunta in un momento di difficile ripresa del Paese e di grave crisi occupazionale di tutti i settori produttivi”. (LF)