La notte scorsa sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri i decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione che ora passeranno all’esame del parlamento. Alcune misure avranno la precedenza e saranno applicate più velocemente come il provvedimento “anti-fannulloni”, mentre per il taglio delle partecipate e la trasformazione della Forestale, da corpo civile a corpo militare, le procedure saranno più lunghe.
Dal comunicato ufficiale del Consiglio dei Ministri si apprende che i decreti attuativi approvati sono 11 e sono disponibili le slide che semplificano il contenuto:
– licenziamenti ‘anti-fannulloni’: è un provvedimento che riguarda il licenziamento disciplinare nei casi di ‘falsa attestazione della presenza in servizio’. Riguarda, in poche parole, i casi in cui i dipendenti pubblici timbrano il cartellino e non entrano in servizio come hanno riportato le cronache in questi mesi riguardo le vicende di alcuni dipendenti di Sanremo e Roma. Il provvedimento prevede ‘la sospensione obbligatoria dal servizio e dalla retribuzione in caso di illecito riscontrato in flagranza’. La sospensione scatta entro 48 ore ed è prevista anche ‘la responsabilità disciplinare del dirigente che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento’ ;
– razionalizzazione delle autorità portuali : le autorità portuali verranno ridotte da 24 a 15. Inoltre, verranno introdotte ‘significative norme di semplificazione fra cui lo sportello unico doganale, lo sportello unico amministrativo e lo sportello unico di controllo’;
– assorbimento del Corpo forestale dello Stato: è previsto che la Forestale venga assorbita dell’Arma dei Carabinieri ‘per dare unitarietà e più forza anche alla funzione di controllo sul territorio valorizzando la specialità agroambientale’;
– Dirigenza Sanitaria : una commissione istituita presso il Ministero della salute e composta da 5 esperti avrà il compito di redigere una lista nazionale dei dirigenti Asl che hanno i requisiti per la nomina a direttore. ‘Il suo operato è sottoposto a valutazione e, in caso di gravi motivi o di una gestione che presenta un disavanzo importante, entro 30 giorni dall’avvio del procedimento, la Regione provvede alla sostituzione’;
– prevenzione della corruzione pubblica: il provvedimento prevede misure per la trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Si introduce, quindi, l’obbligo di rendere pubbliche le retribuzioni dei dirigenti della pubblica amministrazione. I cittadini hanno il diretto ad accedere alle informazioni gratuitamente ed entro trenta giorni dalla richiesta;
– riordino delle partecipate delle amministrazioni pubbliche: si prevede una drastica riduzione delle partecipate “inutili” che risultano essere ‘scatole vuote, società inattive, le micro e quelle che non producono servizi indispensabili alla collettività’. Il ministro per la semplificazione e la Pubblica amministrazione, Marrianna Madia ha spiegato inoltre, che se le amministrazioni ostacoleranno la procedura sarà istituita una struttura direttamente dal Mef con poteri sostitutivi che applicherà il provvedimento così come previsto;
– costi standard servizi pubblici locali:. Si prevede un testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale che contiene modalità competitive per l’affidamento, costi standard e livelli dimensionali di ambiti, almeno provinciali, di erogazione dei servizi;
– identità digitale per i cittadinientro il 2017: i cittadini potranno disporre di un’identità digitale attraverso un domicilio digitale chiamato SPID che semplificherà il rapporto tra cittadini e la pubblica amministrazione;
– segnalazione certificata di inizio attività: si prevede un unico modello standard SCIA, valido in tutto il paese, che potrà essere presentato presso un unico ufficio;
– riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi: il provvedimento ha lo scopo di abbattere i tempi della conferenza dei servizi attivando la Conferenza semplificata ‘che non prevede riunioni fisiche ma solo l’invio di documenti per via telematica’. Le risposte dovranno arrivare entro 5 mesi. Se la risposta non arriva scatta il silenzio-assenso;
– accelerazione dei procedimenti amministrativi: Comuni e Regioni potranno individuare, con cadenza annuale, investimenti strategici di grande rilevanza finanziaria e forte impatto occupazionale per i quali richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una procedura accelerata. Ulteriori interventi potranno essere proposti dallo stesso Presidente del Consiglio.