I due rami del parlamento americano hanno raggiunto un’intesa sulla riforma di Wall Street. Dopo una maratona di ben 20 ore e terminata, secondo quanto riporta il New York Times, alle 5,39 nella mattina di Venerdì, la commissione Camera-Senato ha raggiunto l’accordo sui punti principali del Financial Bill: 20 contro 11 i voti favorevoli da parte dei parlamentari; 7 contro 5 quelli dei senatori. Ora la strada per il via libera finale, da parte del Congresso Usa la prossima settimana, appare spianata.
La Commissione Camera-Senato ha dato il via libera alla restrizione del “proprietary trading”: la regola, denominata proprio Volcker rule, restringe la possibilità delle banche di usare i depositi assicurati da fondi federali per la compravendita di asset a loro esclusivo vantaggio. Una scelta duramente osteggiata dalle investment bank di Wall Street che hanno visto in questo passaggio l’incursione in una delle attività per loro più redditizie.
Inoltre, è stata approvata la richiesta di far “trasmigrare” le attività dei derivati in società separate dalle banche: in questo modo il business “confinato” in newco apposite che potranno, se del caso, essere fatte fallire. Viene evitato, così, il coinvolgimento della casa-madre e si limita il conseguente rischio di sistema. (LF)