Ieri la direzione della Jabil, azienda multinazionale dell’elettronica, ha annunciato alle organizzazioni sindacali un piano di ristrutturazione aziendale che prevede 440 licenziamenti su un totale di 750 lavoratrici e lavoratori dello stabilimento di Marcianise (Caserta). Nokia Siemens, oggi Nokia solution Networks, ed Ericsson sono stati per anni i suoi principali clienti. Oggi queste aziende hanno ridotto le loro commesse e questo ha causato una situazione di crisi in Jabil. “Due anni fa, ha detto Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil, l’azienda decise di chiudere la fabbrica di Cassina de’ Pecchi e di licenziare tutti e 320 i lavoratori, che ancora oggi sono in presidio permanente ai cancelli dello stabilimento. Con questo annuncio viene inferto un ulteriore, durissimo colpo a un’industria strategica del settore Ict (Information and Comunication Tecnology)”. Per il 12 dicembre è stato proclamato lo sciopero generale del settore con manifestazione davanti alla Presidenza del Consiglio dei ministri. “C’è bisogno di una vera politica industriale per il settore, ha continuato Turi. Non c’è più tempo, il governo intervenga immediatamente”.
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