Tra Imu, Iva e risorse da mettere per il lavoro giovanile la Uil ritiene che “La priorità è sicuramente di ridurre le tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati. È la vera scelta di politica economica per frenare la perdita dei posti di lavoro; tutto il resto aiuta o danneggia ma in maniera molto relativa”. Lo ha ribadito il leader della Uil, Luigi Angeletti, intervenuto questa mattina a ‘L’Economia prima di tutto’ su Radio1 Rai.
Per far si che gli incentivi per il lavoro funzionino davvero, secondo Angeletti “innanzitutto devono essere incentivi prolungati nel tempo, almeno 3-4 anni in modo tale da dare un minimo di certezze alle imprese e poi devono almeno essere in grado di ridurre il prelievo fiscale o contributivo di 3-4mila euro ogni anno per renderla veramente incentivante rispetto a tutte le altre forme di contratto a tempo indeterminato”.
Angeletti si è infine detto contrario all’ipotesi di allungare fino a 4 anni i contratti a termine: “Ci sembra quasi una cosa contro natura , quasi un ‘non senso’. Non fa altro che aumentare l’incertezza delle persone. Se un lavoro c’è per 4 anni, per quale motivo non farlo a tempo indeterminato?”, ha detto.