Nel nostro Paese è avvenuto e sta avvenendo “un vero disastro sociale” e bisogna “tornare ai tempi del dopoguerra per avere situazioni di questo genere in quanto a caduta di posti di lavoro, di redditi e peggioramento della condizione complessiva dei cittadini italiani”. A dirlo è il segretario della Uil, Luigi Angeletti, che commenta i dati dell’Istat e dei centri studi Svimez e Irpet sulla disoccupazione, in particolare giovanile.
“Nel paese le diseguaglianze stanno aumentando – aggiunge il sindacalista – la crisi di per se genera diseguaglianze colpendo chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione, in più l’unico strumento di politica economica nelle mani del governo, ossia lo strumento fiscale, sta agendo esattamente al contrario di come dovrebbe agire: toglie ai poveri per dare ai ricchi. Anche Ocse e Fondo monetario dicono che il problema più grave per la nostra crescita è l’eccessivo peso delle tasse sul lavoro dipendente: cosa bisogna aspettare ancora per affrontare questo tema?”.