“Il piano Fabbrica Italia sia confermato. L’uscita dal contratto nazionale? Non lo voglio nemmeno prendere in considerazione”. Così il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti in un’intervista a Radio Popolare, alla vigilia dell’incontro tra Fiat, governo e sindacati sul futuro di Mirafiori. Angeletti ha detto che su Mirafiori intende chiedere che “la Fiat sostituisca l’eventuale vettura che vuole trasferire in Serbia con la produzione di un’altra vettura che abbia un maggior margine e che garantisca per quantità e qualità non solo la sopravvivenza dello stabilimento di Mirafiori, ma anche l’ampliamento dell’occupazione”. La scelta dell’ad di Fiat, Sergio Marchionne di voler produrre dove più conviene alla Fiat é vista da Angeletti “con il più assoluto disaccordo. Anzi, noi chiederemo a Fiat di confermare il piano di Fabbrica Italia, cioé di produrre in Italia un milione e 400mila auto, raddoppiando l’attuale produzione”.
Quanto all’ipotesi che Fiat decida di uscire da Federmeccanica per non essere più obbligata ad applicare ai propri dipendenti il contratto nazionale, Angeletti afferma: “non credo che la Fiat possa non applicare il contratto nazionale. La Fiat può fare una cosa ovvia: quando questo contratto scadrà potrebbe non applicarlo più. E allora si dovrà negoziare con i sindacati un nuovo contratto. Ma dire oggi che non si vuole più l’applicazione del contratto é un’ipotesi che non prendo nemmeno in considerazione”. (FRN)
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