Sarebbe in preparazione un decreto interministeriale per erogare altri due anni di cassa integrazione al personale Alitalia. Così si arriverebbe a nove anni quando per tutti gli altri si è proceduto a ridimensionare la durata.
Ne da conto Il Sole 24 ore del 21 giugno che cita una dichiarazzione del Presidente Inps del marzo scorso: “La prestazione integrativa supera spesso, soprattutto nel caso dei piloti, i 10 mila euro mensili lordi, con casi limite in cui la prestazione si avvicina ai 30 mila euro lordi al mese.”
Sembra che ai governanti non sia venuta in mente neppure l’idea di prevedere dei tetti e magari un programma di riduzione dei trattamenti come si è, invece, previsto per tutti i lavoratori interessati alla riforma degli ammortizzatori prevista nel jobs act.
Ancor meno ci si pone il problema di come organizzare la mobilità di queste persone verso le imprese del settore che assumono. Ma davvero i governi non hanno modo di convincerle di stare a un tale gioco dal momento che operano quasi sempre grazie a concessioni governative?
Ci si può sorprendere che la gente normale sia incazzata e diffidente?
Aldo Amoretti