L’esecutivo della Uil ha deciso di proclamare lo sciopero generale per contrastare le politiche del Governo su legge di stabilità, Jobs act e statali. Domani, prima dell’apertura del congresso confederale, è previsto un incontro con i leader di Cgil, Cisl e Uil per definire una data. Nel corso dell’esecutivo, il neo segretario generale, Carmelo Barbagallo, ha avuto toni molto duri contro il governo. Nel mirino, sopratutto l’indisponibilita’ a trovare soluzioni per il contratto degli statali e il Jobs act, definito ”nebuloso”. In una nota, diffusa al termine della riunione, la Uil afferma: “Coerentemente con il percorso messo in atto in questi mesi e avendo esperito tutti i tentativi per ottenere risultati concreti, a questo punto la Uil dichiara lo sciopero generale e proporrà, già domattina, a Cgil e Cisl l’individuazione di una data e di modalità comuni per l’attuazione della mobilitazione ormai non più rinviabile”.
Polemiche inutili intorno al 5 dicembre
Dietro la scelta del 5 dicembre per lo sciopero generale proclamato dal Direttivo Cgil ci sono una serie di ragioni piuttosto determinanti, la principale delle quali è: lasciare aperta una porta a Cisl e Uil. Considerato che lo sciopero è stato proclamato, per ora, dalla sola Cgil