“L`Europa deve consentirci di pagare le imprese. Questa è una delle emergenze che il nuovo governo, qualunque esso sia, dovrà affrontare”. Ad affermarlo è il presidente dell`Ance, Paolo Buzzetti, che annuncia la firma di un appello comune da parte di tutte le associazioni datoriali della filiera dell`edilizia (Ance, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae – Casartigiani, C.L.A.A.I., Alleanza delle Cooperative italiane, Aniem e Federcostruzioni) per definire un piano di pagamento dei debiti pregressi della P.A.
“Il flop – denunciano le associazioni – che finora ha fatto registrare la certificazione dei crediti, solo 3 milioni di euro sbloccati in 8 mesi, dipende infatti dalla reale impossibilità da parte dello Stato italiano di pagare i debiti pendenti per non incidere sul pareggio di bilancio strutturale, come definito dal fiscal compact”. Un problema che, a giudizio delle associazioni datoriali dell’edilizia, può essere rimosso “solo con un accordo preventivo con l`Unione europea che inquadri il pagamento dei crediti come una misura una tantum, non strutturale, e quindi a zero impatto sulla stabilità del bilancio dello Stato”. Lo dimostra, sostengono, il caso della Spagna che ha concordato in sede europea “una misura straordinaria di indebitamento per poter pagare le imprese. Grazie a questo accordo preventivo il governo di Madrid ha potuto già saldare debiti per 27 miliardi in 5 mesi”.
“Un confronto impietoso – conclude Buzzetti – che ci deve spingere a trovare quanto prima una soluzione per porre fine a un`autentica finzione contabile che porta a nascondere il debito per non gravare sul bilancio. Un artificio che sta facendo chiudere migliaia di imprese”. (LF)
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