“Stiamo denunciando da tempo la gravissima crisi nella quale ormai versa senza alcun segnale di ripresa uno dei settori più importanti dell’economia del Paese”. Lo afferma il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti che proprio ieri ha inviato al presidente del Consiglio, Mario Monti, una lettera nella quale si chiede di determinare lo stato di crisi del settore e di avviare tutti gli interventi necessari per salvare centinaia di imprese dal rischio chiusura ed evitare la perdita di altre migliaia di posti di lavoro.
I costruttori chiedono che si trovino soluzioni concrete per il grave problema dei ritardati pagamenti, per allentare la stretta creditizia e per liberare risorse già stanziate ma non ancora trasformate in cantieri. “Per queste ragioni l’Ance condivide i motivi che hanno spinto Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil a indire una manifestazione di protesta”, commenta Buzzetti, ricordando gli stati generali delle costruzioni promossi un anno e mezzo fa dai costruttori insieme ai sindacati e alle altre sigle della filiera. “Da allora, nonostante l’attenzione e alcuni segnali incoraggianti avuti da parte del Governo e delle forze parlamentari – aggiunge Buzzetti -, nulla o poco più è cambiato e il tempo a disposizione è ormai scaduto”. (LF)
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