“Un atteggiamento inaccettabile e incomprensibile da parte di Amazon Logistica e Amazon Transport che allontana i lavoratori, attuando una condotta discutibile aggravata dalla nota di replica diffusa ieri in serata fatta nel tentativo di smentire i sindacati”. E’ quanto dichiara in una nota il segretario generale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, a proposito della proclamazione dello stato di agitazione per tutto il personale dipendente Amazon Logistica ed Amazon Transport.
“Appresa l`intenzione di non voler procedere da gennaio all`erogazione di quanto previsto dal rinnovo del contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione – aggiunge Pellecchia -, insieme con le altre organizzazioni sindacali coinvolte, abbiamo ritenuto necessario proclamare lo stato di agitazione per tutelare lavoro e diritti del personale. La decisione appare ancora più inspiegabile considerato che si tratta di una multinazionale che opera in diversi Paesi e realizza profitti considerevoli soprattutto nel mercato italiano.
Pertanto proseguiremo la mobilitazione”.
“Anziché compiere un passo in avanti, in coerenza con gli impegni sottoscritti alla presenza del Ministro del Lavoro il 15 settembre 2021, per discutere e definire un contratto integrativo aziendale ed estendere meccanismi di partecipazione diretta che prevedono il coinvolgimento dei dipendenti nelle dinamiche aziendali, si sta mettendo in campo un tentativo di ritornare indietro peggiorando le condizioni di impiego delle lavoratrici e dei lavoratori i quali dovrebbero essere valorizzati poiché è solo grazie al loro fondamentale apporto che si basa la crescita e lo sviluppo aziendale. Facciamo un ultimo appello al buon senso e alla responsabilità da parte dei vertici Amazon Logistica e Amazon Transport chiedendo un ripensamento e quindi il rispetto delle disposizioni contrattuali adeguando le retribuzioni come previsto”, conclude Pellecchia.
E.G.