L’Associazione Sindacale Professionale si è espressa a favore delle mobilitazioni degli studenti avvenute in molte città italiane lo scorso 9 Ottobre. Il sindacato, infatti, esprime la propria preoccupazione riguardo la legge 107/2015 e la mancanza dei decreti attuativi che dovrebbero regolamentare l’alternanza scuola lavoro.
“Sono più che giustificati i dubbi espressi in questi giorni degli studenti sulla nuova alternanza scuola-lavoro, prevista dal comma 33 in poi della legge di riforma della scuola approvata lo scorso luglio ma ancora lontana dal compiersi.- si legge da comunicato Anief di questa mattina – Se è infatti vero che la decisione di incrementare il saper fare, attraverso esperienze dirette nelle aziende del mondo del lavoro, costituisce un’operazione condivisibile per migliorare le conoscenze e la formazione dei giovani delle scuole superiori, a partire dal terzo anno di corso, è condivisibile, ad oggi sono ancora troppi i punti interrogativi sulla realizzazione del progetto.”
Per questo motivo dichiara il presidente dell’Associazione Sindacale Professionale, Marcello Pacifico “non si possono introdurre un milione di studenti nelle aziende o nei siti lavorativi in modo quasi improvvisato, presentando il fianco anche ad un loro possibile sfruttamento. Mentre i luoghi deputati ad accogliere i ragazzi, devono essere preliminarmente selezionati e monitorati, per garantire le linee formative e la messa in sicurezza dei giovani chiamati ad operarvi.
L’Anief a questo proposito – conclude il comunicato – propone di usare “le buone pratiche già esistenti” come il progetto Fixio avviato dal Ministero del Lavoro per supportare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro a partire dai servizi placement per diplomati, laureati e dottori di ricerca.