Alleanza delle Cooperative si costituirà parte civile contro le false cooperative, il dumping contrattuale e la costituzione di centrali non rappresentative. È la proposta che emerge dalla conferenza stampa aperta dal presidente Mauro Lusetti e dai copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri.
“L’Alleanza da anni si batte contro l’illegalità, le false cooperative, il dumping contrattuale e la costituzione di centrali non rappresentative – sottolinea l’associazione. Ricordiamo i protocolli già siglati da Confcooperative, Legacoop, e Agci con i ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, con i sindacati (Cgil – Cisl – Uil) e il ruolo degli osservatori provinciali della cooperazione per l’orientamento dell’attività ispettiva”.
Per l’associazione è fondamentale un vero coordinamento delle attività ispettive a tutti i livelli e quindi si dice favorevole all’istituzione dell’Agenzia Unica per le Ispezioni del Lavoro contenuta nell’emendamento del Governo al DDL Delega lavoro al Senato. Inoltre l’Alleanza delle Cooperative propone nuovi strumenti di tipo premiale: “le cooperative non possono partecipare ad appalti pubblici o privati – spiega l’associazione in una nota – senza aver superato la revisione biennale; le cooperative senza certificato di revisione non possono accedere a finanziamenti regionali (come già avviene in alcune Regioni come l’ Emilia Romagna)”.
Sul fronte del terzo settore, l’associazione si dice favorevole alla volontà di riformarlo “per renderlo più attuale ed adeguate alle nuove istanze della società”. Per quanto riguarda la costruzione del fondo per le imprese sociali (fondo che ha come fine lo start up di tali forme d’impresa), per l’associazione “bisogna essere veloci”; Infine Alleanza Cooperative spiega che per garantire l’avvio di 100.000 giovani bisogna che si rendano disponibili “almeno 350 milioni di euro aggiuntivi”.
E.G.