I 13 paesi candidati all’ingresso nell’Unione europea hanno un volume di produzione pari al 41% della media europea. Lo segnala Eurostat, riferendosi ai dati sulla produzione nel ’98. La differenza maggiore tra la ricca Europa e i paesi sotto osservazione per farne parte viene registrata nel settore primario, l’agricoltura: i “pretendenti” sono oltre 3 volte meno produttivi dell’Ue (28%), anche se il forte gap è in via di ripianamento, con i 13 paesi in crescita del 10% (tra ’95 e ’98) e i paesi europei in crescita del 4% (nello stesso periodo). I paesi candidati, si ricorda, sono Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Latvia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Turchia.
La minore produttività dei 13 paesi, ricorda Eurostat, si accompagna anche “un più basso livello retributivo individuale”, pari al 42% della media Ue; il top delle retribuzione extra Ue si registra in Slovenia, il 70% della media europea.