“Non c’è in campo una ri-nazionalizzazione di Alitalia, la soluzione di Alitalia non può che essere di mercato trainata da soggetti che hanno una posizione di rilievo sul mercato dell’aviazione civile”.
“Il negoziato è attualmente in corso con Delta e Easyjet sulla nuova compagine azionaria. Ove questo si concluda positivamente e produca un piano industriale robusto, nel pieno rispetto delle normative italiane ed europee sugli aiuti di Stato e che consenta di stare sul mercato, il Mef potrà considerare una partecipazione nel capitale della new company”.
Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, rispondendo a un’interrogazione al Question time alla Camera.
“Nei 22 mesi di amministrazione straordinaria – ha sottolineato Tria – la situazione di Alitalia è nettamente migliorata rispetto alla gestione Etihad. Pur senza poter fare nuovi investimenti, agendo solamente sulla razionalizzazione delle spese e la strategia commerciale i commissari hanno portato Alitalia vicino al break even ed è, inoltre, migliorato il clima sindacale all’interno dell’azienda e l’efficienza, misurata anche dall’alta percentuale di voli puntuali”.
Secondo il ministro questa situazione “si riflette nell’interesse di diverse compagnie private, per acquisire una quota azionaria del capitale della new company, che dovrà rilevare le attività di Alitalia. Delta, Lufthanza, Air France ed Easyjet hanno tutte considerato le opportunità offerte dall’apertura del capitale Alitalia”.
Il ministro ha poi ricordato che “lo Stato ha prestato ad Alitalia in amministrazione straordinaria 900 milioni in amministrazione straordinaria per permettere alla compagnia di continuare ad operare il periodo necessario a trovare un compratore”.
TN