Lo Stato entrerà direttamente nel capitale di Alitalia attraverso la conversione di parte del prestito ponte in equity. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, al termine dell’incontro con i sindacati, specificando che gli altri soggetti pubblici che potrebbero partecipare sono le Fs e Cdp.
“Vediamo come sarà la composizione dell’equity, non mi voglio sbilanciare”, ha detto Di Maio rispondendo a una domanda su quali possano essere i soggetti pubblici che parteciperebbero al rilancio della compagnia. “Ci sono tre auspici: con una parte del prestito ci sia direttamente il governo. Le Fs con una partnership sicuramente strategica, ma, è auspicabile, anche finanziaria e Cdp, tenendo presente che per il lungo raggio dobbiamo cambiare la flotta e sono sicuro che la Cassa depositi e prestiti possa darci una mano per il finanziamento dell’acquisto o leasing di nuovi aerei”.
Se, in seguito alla creazione di una newco per il rilancio di Alitalia, dovesse nascere una bad company, questa non riguarderà i lavoratori. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio al termine dell’incontro con i sindacati.
“Se si farà una bad company non riguarderà i lavoratori – ha detto Di Maio – voglio dirlo chiaramente: non ci saranno esuberi, perché l’obiettivo è salvaguardare i livelli occupazionali e anzi, rilanciare l’azienda per ambire a nuove assunzioni”.