Si sono aperte a fine giugno le trattative per il rinnovo del contratto nazionale degli alimentaristi. I sindacati hanno presentato una piattaforma unitaria. Fino ad oggi ci sono stati 3 incontri tecnici. Le parti datoriali hanno presentato delle contro proposte su molti punti. In particolare su salario d’ingresso, norme sugli appalti e integrazione malattia per i primi tre giorni. La prossima plenaria si terrà il 13 settembre. Le posizioni rimangono ancora molto distanti. I sindacati annunciano assemblee a tappeto al rientro dalle vacanze.
Vanno male anche le trattative tra i sindacati e le Province per il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli. Potrebbe aver pesato il temuto aumento dell’iva, la paura per l’Imu sui fabbricati agricoli e la situazione economica generale.
Sono al palo anche i rinnovi dei contratti per i consorzi di bonifica. Il 12 luglio lo Snebi, il Sindacato Nazionale Enti di Bonifica, Irrigazione e Miglioramento Fondiario, ha chiesto il rinvio di un anno del negoziato. Flai Cgil, Fai Cisl e la Uila Uil si dicono molto preoccupate e ricordano che è già un anno che i sindacati hanno presentato alla parte datoriale la piattaforma rivendicativa. I sindacati annunciano che continueranno con gli scioperi fino a quando la situazione non si sbloccherà.
Sempre nel settore agricolo sindacati e Coldiretti hanno sottoscritto l’accordo nazionale che regolamenta i contratti di apprendistato in agricoltura tanto per gli operai quanto per gli impiegati agricoli. L’intesa siglata prevede la stipula di contratti di durata massima di 36 mesi.
Per quanto riguarda la pesca, è stato firmato da poco l’accordo governativo che rifinanzia la cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga per l’anno 2012. Sono stati assegnati 30 milioni di euro che coprono anche gli arretrati degli anni precedenti.
Integrativi
E’ stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di Atisale S.p.A., con il quale si avvia a conclusione la stagione contrattuale dell’industria alimentare. Atisale, con i suoi tre siti produttivi di Margherita di Savoia, Volterra e Sant’Antioco e 200 dipendenti, per un produzione complessiva di 6 milioni di quintali di sale, è tra le più grandi realtà produttive del settore. Tra i punti qualificanti dell’accordo: le relazioni industriali che riconoscono e sottolineano il ruolo del sindacato in azienda, un insieme di norme integrative in materia di salute e sicurezza a tutela del lavoratore, un progetto di formazione legato allo sviluppo professionale basato su oggettività, unicità e trasparenza di giudizio, un welfare aziendale teso a rendere compatibile l’impegno del lavoro con la vita familiare. Dal punto di vista economico il premio per obiettivi è stato incrementato del 5% annuo
Vertenze
Prosegue il confronto tra sindacati e Parmalat sul piano industriale. L’azienda ha confermato l’intenzione di chiudere gli stabilimenti di Genova, Pavia e Como e la messa in mobilità di 120 lavoratori. Secondo i sindacati si sono compiuti alcuni passi avanti sulle strategie di Marketing, sull’innovazione di prodotto e sui processi di recupero di produzioni oggi esternalizzate, ma rimane molto lacunosa la missione che Lactalis assegna al gruppo Parmalat.
Si è svolto ultimamente a Parma l’incontro di coordinamento nazionale delle Rsu di Number1 azienda che si occupa della struttura logistica della Barilla. Al tavolo erano presenti i vertici del gruppo emiliano e del nuovo acquirente di Number1, la società Fisi. La decisione di vendere il pacchetto azionario di Number1, che continuerà comunque ad essere la struttura logistica di riferimento del gruppo Barilla, è frutto della decisione dell’azienda di “concentrarsi sul suo business strategico, affidando la logistica a uno specialista del settore che allo stesso tempo sposi il modello valoriale tipico del gruppo”. Fisi, infatti, occupa una posizione strategica nella logistica del settore alimentare, con una posizione di forza in particolare nella grande distribuzione. Per quanto riguarda i lavoratori coinvolti nell’operazione, i sindacati hanno ricevuto rassicurazioni da Barilla e dal gruppo Fisi riguardo la volontà di tutelare il futuro dei 340 lavoratori di Number1. Fisi, intanto, ha già garantito il mantenimento di alcune tutele sociali, tra cui la conservazione del contratto degli alimentaristi e della contrattazione di secondo livello. (LF)