Da oggi 11 novembre fino a venerdì 15, tutte le province d’Italia saranno interessate dallo sciopero nazionale proclamato dai sindacati confederali lo scorso 21 ottobre contro la ex legge Finanziaria. Un programma intenso, fatto di quattro ore di sciopero che coinvolgeranno i lavoratori di tutti i settori e che si articoleranno a livello territoriale, con decine di iniziative in programma nei prossimi giorni. Le rivendicazioni alla base della mobilitazione Cgil Cisl Uil, sintetizzate in una piattaforma, mirano a colpire sprechi e rendite per dare più risorse ai lavoratori e ai pensionati. I sindacati chiedono infatti misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, così come risorse per rivalutare le pensioni, insieme all’adozione di iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella pubblica amministrazione e dare efficienza alla spesa pubblica. Il tutto attraverso un dettagliato ventaglio di proposte che mirano, tra le altre cose, al taglio degli sprechi e dei costi della politica. Proposte quindi per cambiare radicalmente la legge di stabilità e dare così quelle risposte necessarie per far ripartire il Paese. Parallelamente alle iniziative di protesta, prenderanno il via gli incontri tra i gruppi parlamentari e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Al momento, il quadro della mobilitazione prevede che in tutte le regioni i lavoratori si fermeranno per 4 ore, con alcune eccezioni territoriali dove la fermata sarà di 8 ore.
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